Afghanistan, USA preoccupati per il probabile ritorno di Al Qaeda
Lloyd Austin: “L'esercito americano è in grado di contenere qualsiasi minaccia terroristica utilizzando la sorveglianza e conducendo attacchi aerei da basi presenti in altri luoghi”
Gli Stati Uniti temono una possibile riorganizzazione di al-Qaeda in Afghanistan dopo il ritiro delle truppe occidentali e hanno chiesto ai Talebani di evitare che si materializzi questa prospettiva. Lo ha dichiarato il Segretario della Difesa Usa, Lloyd Austin, a Kuwait City, al termine di un tour nel Golfo per analizzare gli ultimi sviluppi della crisi afghana. “L’intera comunità internazionale sta guardando quel che accade in Afghanistan e se al Qaeda ha o meno la capacità di riorganizzarsi”, ha detto, convinto che ”al Qaeda cercherà sempre di trovare spazio per crescere e rigenerarsi, che sia lì, o in Somalia, o da un’altra parte”. Riferendosi alla possibilità che la rete fondata da Osama bin Laden possa usare l’Afghanistan come base operativa, Austin ha detto che come Stati Uniti “abbiamo avvertito i talebani di non permettere che si materializzi questa prospettiva”. In ogni caso, ha proseguito, l’esercito americano è in grado di contenere al Qaeda o qualsiasi altra minaccia terroristica proveniente dall’Afghanistan utilizzando la sorveglianza e conducendo attacchi aerei da basi presenti in altri luoghi, comprese quelle nel Golfo. Tuttavia, ha ammesso, sarà più difficile contrastare al-Qaeda senza la presenza di truppe e di squadre di intelligence in loco. A febbraio 2020 i Talebani hanno firmato un accordo con l’Amministrazione Usa guidata dall’allora presidente Donald Trump nel quale si impegnavano a non sostenere al Qaeda o qualsiasi altro gruppo estremista che minacci gli Stati Uniti. Tuttavia, le autorità statunitensi ritengono che i talebani mantengano legami con al Qaeda.
In uno scenario così complesso è sconsigliabile qualsiasi previsione. E tuttavia, se si vuole azzardare ugualmente un pronostico, si potrebbe pensare che i Talebani rimangano cauti per un certo periodo, simulando moderazione e ragionevolezza e intanto lavorando sott’acqua, per poi esordire in un secondo tempo con qualche azione eclatante da condurre non necessariamente contro gli americani, onde evitare un rappresaglia devastante targata stelle e strisce. Ma le congetture lasciano il tempo che trovano. Vedremo…
Paul Nicastro