Corea del Nord, Stato canaglia per eccellenza?
Le rivelazione alla Bbc di un alto ufficiale dell’intelligence disertore confermano le peggiori considerazioni sul regime di Kim Jong-un
Il dittatore nordcoreano Kim Jong-Un non cederà mai le sue armi nucleari. Lo sostiene un alto ufficiale dell’agenzia di spionaggio della Corea del Nord. Kim Kuk-song (un nome fittizio) ha parlato per la prima volta da quando ha disertato nel 2014. Si è aperto con la Bbc e ha fatto un racconto agghiacciante del regime: privo di scrupoli, alla disperata ricerca di denaro che rincorre con ogni messo (dalla vendita di droga a quella delle armi). Un sistema di potere che, con i suoi hacker e le reti di spionaggio, può arrivare ovunque. E che non esita a liberarsi dei suoi nemici con tutti i mezzi. L’emittente britannica, che dice di aver impiegato settimane per ottenere l’intervista e convincerlo a parlare, ovviamente non è stata in grado di verificare la veridicità di tutte le sue affermazioni, ma è riuscita ad appurare la sua identità.
“Ero più rosso del rosso – si è autodefinito il disertore – un fedele servitore comunista, ma il rango e la lealtà non garantiscono la sicurezza in Corea del Nord, dove il terrorismo è uno strumento politico che protegge la più alta dignità di Kim Jong-il e Kim Jong-un”. Kim Kuk-song – quando era a Pyongyang sostiene di essere riuscito a infiltrare una spia persino nella Casa Blu, la presidenza a Seul- è dovuto fuggire nel 2014 e da allora vive a Seul e lavora per l’intelligence sudcoreana.
Paul Nicastro