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Enogastronomia, risorsa preziosa per riscoprire cibi, territori e tradizioni sepolte

18 Giugno, 2019

Un’esperienza poli-sensoriale che diventa convivio, rito collettivo, memoria, piacere

Il settore turistico e il suo possibile incremento sta interessando una domanda nuova, diversamente segmentata in flussi brevi, destagionalizzati, sempre più influenzati da fattori inerenti alla qualità, alla sostenibilità e ad altri elementi di ordine culturale, edonistico e ambientale. L’importanza strategica del comparto del settore enogastronomico sta, infatti, crescendo in maniera esponenziale, perché “fare esperienza” di un territorio e dei suoi prodotti sta assumendo un ruolo sempre più esplicito nelle motivazioni principali di spostamento per alcune fasce di utenti.

Il cambiamento dei flussi turistici in relazione alle diverse motivazioni del viaggiatore sono fenomeni, quindi, di ordine sociale e culturale che meritano un’analisi accurata e puntuale, perché investono una diversa percezione della realtà ed un’assunzione di responsabilità soggettiva del turista, nonché una sostanziale ricerca di soddisfazione personale. Una rivalutazione dell’”otium” creativo in contrapposizione all’affaccendarsi del “negotium”.

Un turista, non più soltanto, fruitore passivo di proposte preconfezionate, ma parte attiva e collaborativa nel processo di conoscenza e di fruizione di un territorio nella sua totalità. Un viaggiatore in grado di vivere un’esperienza integrale che fonde passato e attualità, tradizione e innovazione. Un’esperienza poli-sensoriale che diventa convivio, rito collettivo: un modo per trasferire l’anima delle popolazioni che hanno realizzato quei prodotti,  nel tempo e nella storia, ai partecipanti del convivio stesso.

E’ opportuno dire che tali cambiamenti di aspettative mettono in atto processi esplorativi che sovvertono i modi di fare turismo, sia nella proposta che nella valutazione dell’offerta. In tale ambito Internet, attraverso siti sempre più specializzati, sta assumendo un ruolo preponderante in termini di presentazione dell’offerta turistica venendo incontro alle esigenze di un turista che è in grado, muovendosi nella rete, di costruire e progettare il suo viaggio ideale componendo le diverse informazioni a sua disposizione.

Non possiamo, infatti, analizzare la crescita del turismo enogastronomico senza considerare la sempre più pressante ricerca da parte dell’odierno viaggiatore di integrità, di autenticità, la nostalgia di valori materiali e immateriali legati ad un territorio. Tale riscoperta dei localismi regionali e delle identità territoriali si contrappone alla spersonalizzazione dei “non luoghi” delle aree urbane,  ai ritmi accelerati e caotici, alla omologazione del cibo, ad uno stile di vita nel suo insieme che ci rende infelici e manca di nutrizione esistenziale. Pertanto, l’esploratore del gusto può essere definito anche un ricercatore di sensazioni; quelle sensazioni in grado di riconnetterlo alla sua storia personale. Una dimensione sensoriale in grado di accendere non soltanto la sua memoria emozionale, ma di rinsaldare quel legame ancestrale con i territori e le loro tradizioni.

 

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