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Europa, vaso di coccio fra i vasi di ferro di Usa, Russia e Cina?

15 Febbraio, 2021

Pubblichiamo una riflessione geopolitica di Salvatore Calleri, presidente della Fondazione Caponnetto

Oggi dobbiamo porci una domanda.  Il momento geopolitico che stiamo vivendo, con una Russia molto attiva nello scenario internazionale e con la Cina che ogni giorno che passa è sempre più forte e con il ritorno in gande stile degli Usa di Biden, la Unione Europea è in grado di reggere il confronto? A mio modesto parere no. Vediamo perché. Cina, Russia e Usa sono Stati, di cui gli ultimi due federali. Gli Usa sono in particolare una democrazia che si può definire avanzata. La Ue ha una struttura confederale imperfetta. Le strutture confederali nei momenti di crisi favoriscono gli egoismi dei singoli Stati e non rappresentano un modello forte ed efficace da un punto di vista geopolitico per una serie di contraddizioni.

La Ue in materia di diritti ha mostrato una mancanza di compattezza alle sue periferie. Con i Recovery Fund è avvenuto lo stesso con i cosiddetti Stati rigoristi. Per non parlare di una BCE che nasce dimezzata nei poteri in quanto limitata dalla forma confederale. Altro punto di debolezza è l’euro che sarebbe una bellissima cosa essendo una moneta federale che però viene adottata da una struttura confederale in modo parziale in quanto non è stata scelta da tutti gli Stati membri. Altri punti deboli sono: un Parlamento europeo con poteri limitati, la mancanza di un esercito e soprattutto la mancanza di una visione di futuro. Tutto questo porta la Ue a una debolezza strutturale che non le consente di rapportarsi alla pari con Russia e Cina e con l’alleato Usa. Pertanto, è necessario che i federalisti europei si uniscano e battano un colpo per arrivare finalmente alla soluzione: gli Stati Uniti d’Europa.

 Salvatore Calleri

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