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Gran Bretagna o piccola Bretagna?

2 Settembre, 2019

Pubblichiamo l'articolo di Salvatore Calleri, presidente della Fondazione Caponnetto, che entra nel merito della Brexit e del ruolo futuro della Gran Bretagna con una posizione personale, ovviamente discutibile, ma che ha il merito di aprire una discussione a carattere geopolitico poco sentita nel nostro Paese a livello di opinione pubblica

Per chi è un amante del Doctor Who ed è un cultore del britpop come il sottoscritto, l’ipotesi della brexit è l’equivalente di una coltellata… Una coltellata anche culturale. La brexit cancella di colpo la mia personale visione di grandezza mista ad ammirazione che nutrivo per oltre Manica. Detto questo penso che la Storia con la S maiuscola potrebbe essere impietosa con la Gran Bretagna di oggi.

L’Europa di oggi alla Gran Bretagna deve moltissimo da un punto di vista storico: la sconfitta dei nazisti. Senza l’eroica resistenza britannica nei primi 2 anni della seconda guerra mondiale oggi in Europa saremmo tutti a marciare con il passo dell’oca. La storia è importante. Detto questo non posso quindi non essere preoccupato per un Paese che amo e che non ci sarà praticamente più a causa della brexit e non posso non notare come gli incontri Trump – May, Trump – Johnson, senza voler togliere loro importanza, non siano lontanamente confrontabili secondo la mia modesta opinione, con il livello di Roosevelt – Churchill.

Churchill grande sostenitore ante litteram degli Stati Uniti D’Europa. Aveva addirittura pensato ad un modello che piaceva persino alla Svizzera. Famoso in proposito il suo intervento il 19 settembre del 1946 a Zurigo. Dopo la 2a guerra mondiale la Gran Bretagna nonostante la forte trasformazione da enorme potenza coloniale in baluardo della democrazia moderna occidentale ha mantenuto un ruolo di leadership nel mondo che conta anche se sempre all’interno di una sorta di cornice di splendido isolamento. Oggi in un mondo globale la scelta autarchica  stona. Stona con la storia della Gran Bretagna. E le scelte stonate arriva sempre il momento in cui si pagano. Con le scelte stonate si fanno i conti con la storia.

La Gran Bretagna fuori dalla UE innanzitutto potrebbe perdere alcuni pezzi, perchè ciò che è valso per la brexit potrebbe esserlo per la scoxit… Ossia l’uscita della Scozia dalla Gran Bretagna. Potrebbe avvenire la stessa cosa per l’Irlanda del Nord che non vuole ritrovarsi il confine con i fratelli irlandesi. Idem per Gibilterra. Quindi in un periodo temporale breve di alcuni anni la Gran Bretagna si potrebbe trasformare in Piccola Bretagna. Una Piccola Bretagna invecchiata ed arroccata su se stessa. Un qualcosa di politicamente fragile. La brexit purtroppo è stata la risposta sbagliata ad un problema giusto: la lontananza della UE attuale troppo burocratica e pachidermica dai problemi reali della popolazione. La risposta giusta sarebbe stata favorire la nascita degli Stati Uniti D’Europa. La nascita degli Stati Uniti D’Europa in realtà sarebbe una bellissima opzione per la Gran Bretagna che così rimarrebbe grande ma mi rendo conto della impossibilità che ciò avvenga a causa di un problema di fondo: la poca capacità di sognare dell’attuale classe politica inglese. Pertanto bye bye Great Britain… Hello Small Britain.

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