Il diavolo ha la faccia d’angelo
Il libro del criminologo Tim Watson-Munro racconta la storia sconvolgente del serial killer australiano John Ernest Cribb
Alcuni credono negli “angeli custodi”. Doveva crederci anche la suora (omettiamo il nome) che fu sorpresa dalle guardie a praticare la fellatio a uno dei più malvagi killer della Storia contemporanea, tal John Ernest Cribb, scambiandolo forse per un inviato del Signore, che stava scontando tre ergastoli nel penitenziario Parramatta Gao di Sydney. La singolare relazione è raccontata nel libro ‘Dancing with Demons’ del criminologo Tim Watson-Munro che, in 39 anni di lavoro, ha intervistato 30.000 autori di delitti efferati, ma per lui Cribb è il diavolo in persona. Un “demone dalla faccia d’angelo”. Impossibile correggerlo o indurlo al pentimento. Le sue gesta parlano chiaro. Nel 1978 rapì Valda Connell, 39 anni, e i suoi figli Sally, 10, e Damien, 4. Guidò per 300 km, si fermò in un’area da picnic, stuprò la donna davanti agli occhi dei figli, infine li accoltellò a morte e si liberò dei corpi. Dall’ospedale psichiatrico in cui finì, una volta catturato dalla polizia e processato, riuscì a scappare con un ladro stupratore. Insieme sequestrarono una studentessa di 17 anni, la rinchiusero per due giorni in un motel e la violentarono in continuazione. Riacciuffato, tornò in galera, in isolamento. Eppure riuscì a sedurre una suorina che si occupava dei detenuti, con la quale iniziò un rapporto epistolare. La polizia penitenziaria intercettò le lettere in cui lei prometteva fellatio ‘fino a farti uscire gli occhi dalle orbite’. I due si diedero appuntamento in un tal giorno a una tal ora. Gli agenti li lasciarono fare. Lei rispettò l’accordo e si recò al “convegno amoroso”. Le permisero di entrare in cella e di iniziare il sordido atto. Aspettarono… poi fecero irruzione. Da allora in poi a Cribb fu vietata qualsiasi visita.
Raoul Mendoza