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Il Fake della mafia… Il cosiddetto mascariamento

12 Ottobre, 2020

Rendere credibile una situazione che non lo è facendola sembrare veritiera

Oggi, uno dei metodi che usa la mafia è quello della creazione dei cosiddetti fake per colpire chi combatte la mafia stessa. A dire il vero, sarebbe più corretto dire che la mafia usa creare fake da tempo immemorabile. Il fake della mafia si chiama mascariamento. Ossia, per i non addetti ai lavori, mascariare significa rendere credibile una situazione che non lo è argomentando in un modo che sembri veritiera senza esserlo. Partiamo da un esempio basato su quanto successe a suo tempo a Giovanni Falcone. Il mancato attentato dell’Addaura. Oramai è un fatto acclarato che la mafia e altri soggetti deviati provarono a far fuori Falcone. Ma allora, subito, girò la voce che essendo un attentato fallito era lo stesso Falcone che aveva organizzato il tutto. Celebre la sua frase sul punto: “Questo è il Paese felice in cui se ti si pone una bomba sotto casa e la bomba per fortuna non esplode la colpa è tua che non l’hai fatta esplodere!”.

Falcone venne attaccato anche da persone per bene, non mafiose, che caddero nel tranello del mascariamento, spinte anche dalle polemiche sul cosiddetto professionismo dell’antimafia. Un altro metodo oggi usato per delegittimare è quello della cosiddetta inchiesta a tesi. Può riguardare sia i giornalisti che gli investigatori. Si sceglie una tesi e si arriva a confermarla con quello che sembra una vera e propria inchiesta ma non lo è… E qui affiora il mascariamento. Il giornalismo d’inchiesta così come le investigazioni serie non scelgono mai una tesi, ma rivolgono la loro attenzione a 360 gradi.

Come difendersi da tutto ciò?

In primis bisogna ragionare sempre in modo freddo partendo con il confrontare i casi odierni con quanto a suo tempo successo a Falcone.Strategia da me seguita più volte, l’ultima con il caso Antoci che in realtà non è assolutamente un caso, perché è pacifico che abbia subito un attentato ed è pacifico che dietro ci siano i mafiosi. Ho sentito di tutto in proposito. Ma la Polizia di Stato con la sua tecnologia e i procuratori son stati chiarissimi… Ma a qualcuno non basta. Idem, con Paolo Borrometi, che i soliti noti dicono che le minacce se l’è fatte da solo così come il pestaggio. Ovviamente per gli esperti del mascariamento le indagini e le intercettazioni non valgono. Ovviamente, Borrometi e Antoci sono presi di mira dai mascariatori ma sapete cosa è il bello… Che prima o poi i mascariatori son destinati a pagare per le loro azioni. La giustizia arriva, non sempre in modo veloce ma arriva, in alcuni casi è pure già arrivata. Occorre, quindi, in questi casi, tenere bene gli occhi aperti e usare la propria intelligenza senza far mancare la propria solidarietà ai soggetti presi di mira dai mascariatori.

Salvatore Calleri

 

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