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Intensa attività conoscitiva del Copasir sul caso afghano

23 Agosto, 2021

Nella settimana svolte audizioni con Elisabetta Belloni (DIS), Luigi Di Maio (Ministro degli esteri) e Giovanni Caravelli (AISE)

“Il Comitato parlamentare per la  sicurezza della Repubblica si è riunito anche oggi, 23 agosto, per la terza  volta in pochi giorni, al fine di acquisire le necessarie  informazioni per svolgere il ruolo di controllo e di stimolo sull’operato del Governo e dell’intelligence che la legge 124/2007 gli attribuisce, anche in vista delle imminenti riunioni  internazionali in cui l’Italia è protagonista. Questa mattina è stato audito il direttore dell’Aise, gen. Giovanni Caravelli. Nei  giorni scorsi si erano svolte le riunioni con il direttore del Dis,  ambasciatrice Elisabetta Belloni, e con il Ministro degli esteri, Luigi Di Maio, sempre in presenza come impone la necessaria segretezza degli atti”. E’ quanto riporta in una nota il senatore Adolfo Urso, presidente del Copasir, al termine della riunione  “durata oltre due ore, nella quale si è svolto un confronto ampio e  articolato con i componenti il Comitato. Sono state approfondite le  modalità e la tempistica del piano di evacuazione dei nostri  collaboratori e dei loro familiari e degli esponenti della società  civile e istituzionale che necessita di tempi congrui per essere  completato in condizione di sicurezza; le cause del rapido e  imprevisto disfacimento delle istituzioni e delle forze di sicurezza  afghane, anche in riferimento alle decisioni che possano aver  accelerato il fenomeno; la crisi umanitaria e le sue conseguenze sui  fenomeni migratori; il contrasto al terrorismo islamico e al traffico  internazionale di droga”. “Nell’audizione – prosegue Urso nella nota  – sono state, inoltre, esaminate le conseguenze della nascita  dell’Emirato islamico sulle relazioni internazionali e sulla presenza  occidentale nell’Asia centrale, le ripercussioni sui Paesi limitrofi  e sulle aree di prioritario interesse dell’Italia, dal Mediterraneo  allargato, al Sahel e al Corno d’Africa, anche in riferimento all’attività delle organizzazioni terroristiche islamiche che hanno  consolidate basi operative in Afghanistan”.

Paul Nicastro

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