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La Vita è nata dai fulmini?

19 Marzo, 2021

Brillante teoria scientifica elaborata dai ricercatori delle Università di Leeds e Yale

L’origine della vita sulla Terra ed eventualmente su altri pianeti è un rompicapo che affascina e impegna da millenni schiere di pensatori, profeti, filosofi, alchimisti e scienziati. Innumerevoli teorie sono state partorite nei secoli, a cominciare da quelle religiose che attribuiscono al Dio unico e onnipotente della Bibbia e del Corano questa straordinaria impresa. Ricordate il bambolotto plasmato dal fango cui il Signore infonde l’alito della vita? Ebbene, Darwin ha dato un colpo a quella concezione introducendo il concetto dell’evoluzione. Ma i credenti, i più ortodossi, respingono l’evoluzionismo perché mette in discussione la creazione e l’origine divina dell’Umanità. Fatto sta che il mistero permane, nonostante il subentrare di altre bizzarre teorie che attribuiscono in epoca più recente la comparsa della nostra specie sul pianeta a un esperimento (mal riuscito?) di razze aliene super evolute che sarebbero intervenute geneticamente su schiere di scimmiotti pelosi innescando il processo evolutivo. Insomma, una sequenza d’idee e di congetture strampalate che pretendono di spiegare tutto senza spiegare niente. Nel migliore dei casi rappresentano l’estrinsecazione di quella celebrata, e insieme esecrata, facoltà immaginifica che caratterizza la mente umana sin dalla Notte dei Tempi. In altre parole, quando l’uomo non sa, non conosce, fantastica e inventa per placare il bisogno di senso e i mille perché che lo assillano. Del resto, come è noto, la psiche è contemporaneamente organo di conoscenza e fucina di autoinganno, incessante creatrice di fantasmi, di incubi e di allucinazioni.

Ora, però, la Scienza ha elaborato un’ipotesi suggestiva, forse più credibile e conforme alla realtà oggettiva di quelle che l’hanno preceduta. Di che si tratta? Potrebbero essere stati i fulmini ad accendere la scintilla della vita sulla Terra: agli albori del nostro pianeta ne sarebbero caduti a milioni che, colpendo il suolo, avrebbero liberato dalle rocce il fosforo necessario per generare i ‘mattoni’ della vita come Dna e Rna. Lo indicano i modelli sviluppati tra Gran Bretagna e Stati Uniti dai ricercatori delle Università di Leeds e Yale. Pubblicati sulla rivista Nature Communications, potrebbero fornire nuovi indizi utili per cercare forme di vita su altri pianeti.
“Questo lavoro ci aiuta a capire come la vita potrebbe essersi formata sulla Terra e come potrebbe svilupparsi ancora adesso su altri pianeti simili al nostro”, spiega il primo autore dello studio, tal Benjamin Hess. Finora si pensava che a produrre le condizioni ideali fossero stati i meteoriti, portatori del minerale schreibersite ricco di fosforo solubile, ma nel periodo in cui la vita è comparsa sulla Terra (tra 3.5 e 4.5 miliardi di anni fa) la frequenza di caduta dei meteoriti si era molto ridotta.
L’idea dei fulmini come fonte alternativa di fosforo è nata dallo studio che il gruppo di Hess stava conducendo su una grossa folgorite (un ammasso vetroso generato dalla caduta di un fulmine) trovato nel 2016 in Illinois. I ricercatori hanno infatti constatato che anche le folgoriti contengono la schreibersite, con fosforo in forma solubile.
Simulazioni al computer, compiute dai nostri ricercatori, indicano che l’atmosfera della Terra primordiale poteva essere perturbata da 1 fino a 5 miliardi di fulmini all’anno (contro i 560 milioni di oggi): di questi ne sarebbero caduti al suolo tra i 100 milioni e un miliardo, con una frequenza più stabile rispetto a quella dei meteoriti, tanto da generare quantitativi superiori di fosforo. Inoltre, i fulmini avrebbero colpito maggiormente la terra ferma delle regioni tropicali, aumentando la concentrazione di fosforo in queste zone e dunque favorendo la comparsa di forme di vita terrestre. Il ragionamento sembra fondato e l’ipotesi seguita dai ricercatori verosimile. Si attendono a questo punto ulteriori prove a sostegno che ne confermino la validità scientifica. Speriamo soltanto che non si tratti dei fulmini del Zeus incazzato…

Aldo Musci

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