Vai al contenuto
CHRONOPOLIS
  • CRONACA
  • CUCINA
  • CURIOSITÀ
  • EDITORIALE
  • EROTISMO
  • GEOPOLITICA
  • INTELLIGENCE
  • TURISMO

Olimpiadi a Cortina – Milano! Now, we can

26 Giugno, 2019

In un periodo buio per il mondo sportivo italiano, e non solo, ottenere l’assegnazione delle Olimpiadi invernali del 2026 fa stare bene, felice all’unisono.  Addirittura, si delinea un orizzonte temporale roseo, senza nebulosa nelle vicinanze. Il potere di essere felici.

Un successo incredibile quello sulla direttrice  Milano/Cortina, lì dove c’è il massimo della magnificenza economica italiana. Ma il successo che vede tanti appropriarsi del merito, è, in realtà, del grande e lungo Malagò. Un giocatore, il giocatore per eccellenza, lo vedi dal coraggio, dall’altruismo e dalla fantasia, come cantava Francesco De Gregori. I particolari, quelli del campione, li intravedi chiaramente nel mentre viene assegnata alla Nazione Italiana la tanto sospirata Olimpiade in quel di  Losanna. Tutti a gioire, anche in maniera sguaiata, visto che Thomas Back, il Presidente del Cio, è costretto, più volte, a richiamare la delegazione italiana, lui, invece, Giovanni Malagò da Roma corre a consolare gli sconfitti svedesi. E a ringraziare tutti coloro che ha “circuito” in una tela di relazioni diplomatiche che solo un capitano di lungo corso, come lui, può avere fatto. Così si fa in chiave fairplay olimpico. Ovviamente, in questi giorni miei cari tutti sul carro dei vincitori, nel più classico dello stereotipo italiano. Tra i tanti la bizzarria, folcloristica, del cinguettio di Virginia Raggi, il Sindaco di Roma;  ha twittato, infatti, festosa come non mai, per il successo diplomatico e politico del comitato Olimpico. Si potrebbe ironizzare all’infinito. Ma qui l’unica cosa da sottolineare è che la (non) candidatura di Roma in realtà sarebbe stata un successo scritto in principio. Roma avrebbe portato in seno le Olimpiadi e forse avrebbe debellato quel malcostume di governare e vivere la quotidianità della città, quella romanità tanto vituperata in tante parodie da non capire il confine tra il vero e il falso. Anche all’indomani della vittoria di Cortina/Milano tanti a commentare che meno male che Roma non si sia proposta. Fino all’apoteosi del cinguettio della Raggi. In questo lasso di tempo Roma è andata sempre più in malora, perdendo in credibilità interna ed estera, con aziende che si trasferiscono a Milano, con l’immondizia che tracima da tutti gli angoli della città e l’imperversare di  una crisi economica senza precedenti, soprattutto in termini occupazionali. Roba da impallidire, insomma.. Fatto è che oramai è andata, quindi non ci rimane che tifare Milano e Cortina. Così aumenterà il divario tra il mondo Milanese e Roma. Cose che capitano, peccato che Roma è la Capitale di questa bislacca Italia. Non meriterebbe di essere qualcosa di più?

Giulia Rebecchi

Post navigation

Articolo precedente:

Gli homeless sintomo dell’emarginazione urbana

Articolo successivo:

Intelligence: come funziona il sistema della sicurezza nazionale

[categoryposts]

Articoli più recenti

  • Missili “Hellfire”, la morte viene dalle fiamme dell’inferno 5 Agosto, 2022
  • La Cia elimina Al Zawahiri a Kabul 2 Agosto, 2022
  • La città brucia, ve lo dice Don Winslow 29 Luglio, 2022
  • Mi6: molte spie russe sotto copertura in Europa 22 Luglio, 2022
  • Istat: le Aree Interne comprendono la metà dei Comuni del Paese 21 Luglio, 2022

Tag

Afghanistan Al Qaeda ambiente antimafia CIA Cina Comuni Copasir Covid-19 cybercrime democratici digitalizzazione Donald Trump Fondazione Antonino Caponnetto geopolitica guerra intelligence Intelligenza artificiale Isis Istat jihadismo legalità mafia mafie N'Drangheta narcos narcotraffico noir OMCOM pandemia povertà Recovery Fund Salvatore Calleri serial killer servizi segreti smart city spionaggio Stati Uniti d'Europa Talebani tasse terrorismo Trump Ucraina Unione europea USA
© 2023 CHRONOPOLIS | Built using WordPress and SuperbThemes