Tensioni Usa/Arabia per segreti di Stato a rischio
Al centro dell’affaire ex spia saudita fuggita in Canada nel 2017
Scenario internazionale d’intelligence particolarmente movimentato in questo periodo. Dopo lo scandalo Pegasus, che ha messo in subbuglio i Governi di mezzo mondo, ora è la volta dei rapporti Usa/Arabia saudita, perturbati dal caso di un ex spia saudita fuggita in Canada nel 2017. E’ dovuto intervenire persino il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti nell’intricata vicenda che vede il principe ereditario saudita, Mohammed bin Salman, contro l’ex funzionario dell’intelligence, Saad Aljabri, per proteggere i segreti di Stato del Governo americano. La Cnn parla di ”mossa estremamente rara” nei confronti di un ex alto funzionario saudita che, secondo Washington, ha contribuito a salvare centinaia, forse migliaia, di vite americane. Se il caso giudiziario sarà autorizzato, ha affermato il Dipartimento di Giustizia, potrebbe portare alla “divulgazione d’informazioni in grado di danneggiare ragionevolmente la sicurezza nazionale degli Stati Uniti”.
Di che si tratta e perchè tanto allarme? Facciamo un po’ di chiarezza. Saad Aljabri, ex alto funzionario dell’antiterrorismo saudita, si è rifugiato in Canada nel 2017. Per anni ha lavorato a fianco del capo dell’antiterrorismo del regno saudita, il principe Mohammed bin Nayef, rivale di Mohammed bin Salman per il trono. Di conseguenza, Società saudite del fondo sovrano di Riad, controllato proprio da Mbs, hanno accusato Aljabri di appropriazione indebita, prima in Canada e ora negli Stati Uniti. Aljabri nega le accuse e, a sua volta, accusa Mbs di aver inviato in Canada una squadra di assassini (la stessa che ha assassinato Jamal Khashoggi a Istanbul) per cercare di ucciderlo e di tenere in ostaggio due dei suoi figli in Arabia Saudita. La vicenda si tinge così ulteriormente di giallo. “Portando il caso contro Aljabri negli Stati Uniti, infatti, l’Arabia Saudita e Mohammed bin Salman hanno messo gli Stati Uniti in una posizione difficile privilegiando la faida con l’ex spia piuttosto che la tutela alle relazioni tra i due Paesi – ha affermato una fonte del governo di Riad alla Cnn – Mi sembra una vendetta personale che non ha interessi a lungo termine, sia per il regno sia per gli Stati Uniti e per la futura cooperazione di intelligence”, ha aggiunto la fonte. La telenovela spionistica continua. La scorsa settimana un gruppo bipartisan di senatori ha scritto al presidente Joe Biden lodando i due decenni di collaborazione di Aljabri con gli Stati Uniti e chiedendogli di aiutare con i figli di Aljabri, Omar e Sarah, rispettivamente di 22 e 21 anni, imprigionati in Arabia saudita. I senatori hanno anche evidenziato che la campagna di Mbs contro Aljabri possa rappresentare un serio pericolo per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, facendo direttamente riferimento all’eventualità che le informazioni classificate vengano divulgate e messe a rischio. Si attendono sviluppi.
Paul Nicastro