Venezuela: Maduro, piano contro terroristi colombiani. Promesse vane?
Crescono le tensioni fra i due Paesi per il controllo del narcotraffico
Il presidente del Venezuela, Nicolas Maduro, ha dichiarato recentemente di aver ordinato ai 560 capi militari delle unità tattiche delle Forze armate nazionali bolivariane (FANB) di armonizzare i piani per liberare il Paese dai gruppi “terroristi, uomini armati, narcotrafficanti dalla Colombia”. “Ho ratificato l’ordine affinchè tutte le Zone di Difesa Integrale, tutte le Regioni di Difesa Integrale e tutte le unità, le 560 unità qui presenti, adeguino i piani per garantire la liberazione di tutto il territorio del Venezuela da questi gruppi armati di terroristi, narcotrafficanti, della Colombia”, ha detto Maduro durante un incontro con i vertici militari della FANB. Il 30 settembre il presidente ha denunciato, senza mostrare prove, che questi gruppi si stanno infiltrando nel territorio venezuelano per minacciare “la pace e la sicurezza” del Paese. Ha annunciato, inoltre, che per la seconda metà di ottobre saranno attivate le esercitazioni bolivariane denominate “Scudo Bolivariano”, che “testano il dispiegamento di sistemi d’arma” e la creazione del “sistema difensivo comunale”. “Ho dato l’ordine di preparare tutte le basi teoriche, dottrinali e organizzative per la creazione, nell’ambito del sistema difensivo territoriale, di creare il sistema difensivo comunale, dove la Milizia Nazionale Bolivariana ha tutte le sue funzioni, tutti i suoi compiti, tutte le sue armi, per la difesa del paese “, ha detto.
“Quei gruppi ‘tancol’ (un acronimo inventato per riferirsi a quei gruppi) si sono infiltrati nel territorio venezuelano, ecco perchè avviso l’intera forza militare del Venezuela, i capi militari, l’intera intelligence del Paese per dichiarare guerra al ‘ tancol’, andate a prenderli e fateli uscire dal Paese”, disse il presidente in quell’occasione. Ha aggiunto che “aumenteranno la qualità e la capacità dell’intelligence e del controspionaggio” per rilevare questi gruppi che, ha detto, sono “addestrati dal governo colombiano di Iva’n Duque”. “Entrano con l’obiettivo di attaccare il sistema elettrico, gruppi di sicari con ex poliziotti ed ex militari dal Venezuela, dalla Colombia, con ‘paracos’ (paramilitari colombiani) che si allenano in Colombia con obiettivi specifici di andare ad attaccare il sistema elettrico, per attaccare obiettivi strategici in Venezuela, per cercare di turbare il clima elettorale, il panorama elettorale del Paese”, ha denunciato. La solenne promessa di Maduro suona quasi come una chiamata alle armi contro la Colombia. Si stanno forse acuendo le tensioni fra i due narcostati? Non appare infondata la tesi di alcuni autorevoli analisti secondo la quale l’autentica motivazione del conflitto stia essenzialmente nella conquista dell’egemonia sul lucroso traffico della cocaina esportata a livello internazionale, Usa in primis. Vedremo se alle altisonanti dichiarazioni di Maduro seguiranno fatti coerenti e concreti.
Paul Nicastro